venerdì 19 novembre 2010

Andavo a 100 all'ora


LUI (sul furgone)

LEI (in bicicletta)


ESTERNO GIORNO


Lei avanza su di una pista ciclabile di una grande cittá, diretta al lavoro.

Lui é giá al lavoro, alla guida del suo furgone, vede lei che si avvicina, non la fa passare, ma si ferma a bloccare esattamente e senza via di scampo, l'uscita della ciclabile.

Lei lo evita, ma poi ci ripensa e torna indietro, perché un po' si é spaventata, insomma, fa la scena da vecchia zitella.


LEI: (TOC TOC, al vetro del finestrino) "Mi scusi.."

LUI: (abbassa il finestrino) "Che c'é?"

LEI: "Mi scusi, ma che si ferma qui?"

LUI: "Eh, sí scusa ma io sto a lavorá..."

LEI: "Sí ma un altro po'mi investe..."

LUI: "Eh sí infatti t'avevo pure vista, ma tanto non ti ho preso, no?"

LEI: "No, peró insomma non é che stiamo giocando a Space Invaders"

LUI: "Eh, ma noi facciamo un lavoro che...."

LEI: "Vabbé"


E se ne va, passivamente.

Di fronte a te ci sono io


Lui (con lo scooterone)

Lei (in macchina)


Esterno giorno


Lei procede tranquilla verso casa, sta per immettersi in una strada principale di una grande metropoli, aspetta che il semaforo diventi verde.

Sta per partire, ma viene bloccata da Lui che si mette di traverso con il suo scooterone.


LEI: "Scusi ma che fa?"

LUI: "Eh, non é che sai come si arriva a via (inserire una via a caso)?"

LEI: "Sí é la prossima a destra, ma scusi che mi taglia la strada?"

LUI: "Eh, ma sennó non ti saresti fermata."

sabato 22 novembre 2008

Vidioteque-Once


L'altra sera ero in litigio con il mondo, quello maschile ok, normale, quello lavorativo e quello interiore.
Quindi resto a casa e decido che è tempo che mi veda una bella storia d'amore come si deve per farmi capire come girano realmente le cose.
Evito di ripiegare per la centoventesima volta su Harry ti presento Sally o Se mi lasci ti cancello e mi butto su qualcosa di recente: Once
Film irlandese, è stato al cinema Nuovo Sacher di Roma per un bel pò, ne ho letto solo bene

Si può fare.

Inizio la visione e dopo 20 minuti i miei occhi si voltano a guardare a intervalli regolari il timer del lettore per ipotizzare quanto ancora dovrò soffrire.
La storia è la cosa più positiva che esista al mondo.
Immaginate la vostra giornata ideale e moltiplicatela all'ennesima potenza, ecco ancora non avete raggiunto l'ottimismo e la positività che questo film trasuda.
In tutti e 90 i minuti di durata del film non c'è una frizione, tutti si amano, tutti si aiutano, tutti cantano ( evvabbè questo era previsto), un paradiso socialista, direbbe qualcuno.
Faccio degli esempi:
-nello studio di incisione il tempo di contrattazione del prezzo è un decimo di secondo, e il prezzo si abbassa di 1000 (!) euro.
-Il fonico dello studio passa da un atteggiamento dubbioso nei confronti del gruppo a uno di esaltazione nello stesso lasso tempo (forse si intasca i 1000 euro).
-Lui scopre che lei è sposata, ma va bene lo stesso restiamo amici e suoniamo cose bellissime insieme.
-Lei la prima sera che sta con lui viene invitata a restare per la notte, rifiuta offesa ma il giorno dopo è lì pronta a collaborare.
Va bene che l'Irlanda di tutta l'Europa è per ora il posto migliore dove andare a vivere, ok è una favola, ma anche Disney ci metteva la strega cattiva a creare un pò di problemi!

martedì 11 novembre 2008

non c'è pace tra i canguri


La figlia di Nicole Kidman si chiama Sunday Roast

giovedì 6 novembre 2008

il destino nel titolo


AWAKE-ANESTESIA COSCIENTE

Quale può essere la trama di questo film?
Il tipo va a farsi operare per un'appendicite.
La sua tresca, Jessica Alba, lo accompagna.
Durante l'anestesia l'anestetico non funziona. Bom, lo aprono, tira le cuoia.
Ragioni per andarlo a vedere?
1-Siete amanti e quindi il film giustifica la distrazione completa e la dedizione al pomicio.
2-Siete un coppia recente, le scene più cruente giustificheranno la presa sconsiderata della mano di lui da lei e l'abbraccio protettivo di lui a lei.
3-La soluzione più ovvia; vi piacciono Anakin e Invisible girl. Non siete voi, è il film ad essere sbagliato.
Meno male che esiste olivùd.

mercoledì 5 novembre 2008

good morning ciociaria


Obama, gaffe sprint di Gasparri
"Al Qaeda ora forse è più contenta"

-da repubblica.it, 5/11/2008

lunedì 27 ottobre 2008

i sentenziatori

Poi uno dà la colpa alla parità dei sessi. Sì, ma infatti parliamo di parità, non inversione di ruoli.
Invece dilaga l'uomo suocera.
Quello che ha sempre il commento brillante su tutto, quello che la sa più lunga, quello che dalla sua esperienza...
Quello che, se una cosa lui non la conosce, beh, allora non ne vale tanto la pena.
E' paura delle novità? Del cambiamento? O semplice pigrizia?
Si tratta di mancanza di pazienza. Nell'ascolto degli altri, che sì diremo tutti una serie di parole inutili tanto per riempire il silenzio, ma forse qualcuno ogni tanto qualcosa di sensato lo sa dire.
Si chiama conversazione.
Invece ti trovi a cercare di conversare con persone, uomini nella fattispecie, in ansia da intervento, che aspettano che tu prenda fiato per liquidarti con una battuta, di solito tratta da un film di Tomas Milian.
E giù risate.
Anche l'assenza di volontà di guardare le cose e apprezzare, senza dover per forza avere un'opinione o esprimere un giudizio.
Invece l'uomo suocera, posseduto dallo spirito del televoto e del commento da blog ti deve dire la sua. Immediatamente.
Ti costringe quindi all'ascolto di una serie di affermazioni noiose, che ti fanno immaginare ed entrare nel ruolo di nuora prima di esserlo, una sorta di allenamento, e l'uomo suocera assume le fattezze di una diabolica Mrs Doubtfire in piena menopausa a cui vorresti strappare la parrucca così per gioco e darla in pasto al primo Rottweiller senza museruola.

(si accendono le luci in una sala cinematografica,
titoli di coda di un film)


-Ti è piaciuto il film?

-Aspetta, ci sono ancora i titoli di coda, ne parliamo fuori.

-Ah, a me non è piaciuto, è inutile fare film del genere,
poi la gente non li capisce.

-Quindi bisogna fare solo Zohan? Sempre?

-No, semplicemente non bisogna fare i film d'autore, tanto la gente non li capisce.

- ...

(si sente un tonfo, quindi un centinaio di
palline di piombo che rotolano, rumorosamente)