lunedì 7 maggio 2007

razzismo: il prurito del coniglio

certo fa ridere leggere oggi sul giornale l'appello accorato di un benpensante di sinistra che denuncia con melassosa schizzinoseria il suo essere diventato razzista. Beh, d'altronde se capitano tutte a te: slave che sputano, marocchini che picchiano etc. Propongo un bel giochino al contrappasso per mettere in salvo la moralità del signore e dei suoi amichetti radical chic. Invito gli abitanti delle case con i portieri, quelli che fanno i lavori in cravatta nei luoghi importanti, a farsi un bel giro nel quartiere dove abito io: qui le carte per terra le gettano i romani (italiani), le bottiglie di birra sulle macchine le lasciano gli studenti (italiani), di immigrati ce ne sono tanti con l'aria abbastanza bastonata ma pur sempre innoqua, e l'unico attacco VERO alla sicurezza è quello mosso ai nervi di quanti, come me, sono funamboli dello stipendio, della spensieratezza e della tranquillità. Se la cosa non li soddisfa gli rimane second life, tanto va di moda come tutte le loro fregnacce.

nb: Da quando vivo a Roma, l'unico episodio di aperto razzismo l'ho visto sul 105, dove un anziano con cappello dall'aria paccianesca ha preso a bastonate un vu cumpra' che non aveva fatto il biglietto. I passeggieri si sono mossi con cauta solidarietà, e ovviamente non a favore dell'arzillo scampato alla campagna d'africa. d'altro canto l'età e l'evidente alzhaimer incutevano pur sempre un certo rispetto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...e sei se rumena di sicuro hai l'ombrello più pericoloso degli altri..