certo fa ridere leggere oggi sul giornale l'appello accorato di un benpensante di sinistra che denuncia con melassosa schizzinoseria il suo essere diventato razzista. Beh, d'altronde se capitano tutte a te: slave che sputano, marocchini che picchiano etc. Propongo un bel giochino al contrappasso per mettere in salvo la moralità del signore e dei suoi amichetti radical chic. Invito gli abitanti delle case con i portieri, quelli che fanno i lavori in cravatta nei luoghi importanti, a farsi un bel giro nel quartiere dove abito io: qui le carte per terra le gettano i romani (italiani), le bottiglie di birra sulle macchine le lasciano gli studenti (italiani), di immigrati ce ne sono tanti con l'aria abbastanza bastonata ma pur sempre innoqua, e l'unico attacco VERO alla sicurezza è quello mosso ai nervi di quanti, come me, sono funamboli dello stipendio, della spensieratezza e della tranquillità. Se la cosa non li soddisfa gli rimane second life, tanto va di moda come tutte le loro fregnacce.
nb: Da quando vivo a Roma, l'unico episodio di aperto razzismo l'ho visto sul 105, dove un anziano con cappello dall'aria paccianesca ha preso a bastonate un vu cumpra' che non aveva fatto il biglietto. I passeggieri si sono mossi con cauta solidarietà, e ovviamente non a favore dell'arzillo scampato alla campagna d'africa. d'altro canto l'età e l'evidente alzhaimer incutevano pur sempre un certo rispetto.
lunedì 7 maggio 2007
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1 commento:
...e sei se rumena di sicuro hai l'ombrello più pericoloso degli altri..
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